ULTRA persone e sono dei nostri!

Oggi vi facciamo conoscere Piero, Angela e Roberto, prima di di ogni altra cosa belle persone poi anche nostri associati 😉

Piero De Grandis

Mi chiamo Piero De Grandis, ho 61 anni e da oltre quarant’anni lavoro come Capo Area Commerciale nel settore lattiero-caseario. Sono sposato e padre di due bambine piccole, che rappresentano la mia più grande gioia.

Oltre al lavoro e allo sport, coltivo con passione l’impegno nel sociale: sono Vicepresidente di Help For Children Veneto ODV, un’organizzazione che si occupa dell’ospitalità dei bambini bielorussi e di progetti umanitari in Bielorussia — attività momentaneamente sospese a causa delle sanzioni europee.

Inoltre, svolgo il ruolo di Tutore Minorile Volontario, in collaborazione con i Servizi Sociali del Comune di Venezia e con il Tribunale dei Minori, sempre di Venezia.

Il mio percorso sportivo

La mia storia sportiva inizia nel 1975 con il ciclismo agonistico (categoria Giovanissimi D fino a Juniores), dove ho ottenuto diversi piazzamenti significativi.

Questa esperienza si è purtroppo interrotta nel 1982 e poi nuovamente nel 1985, due gravi incidenti in motocicletta mi hanno lasciato conseguenze permanenti: la perdita della mobilità della caviglia destra, quattro dita e due metatarsi del piede sinistro, oltre alla frattura di due vertebre.

Dal 1986 al 1993 ho trovato una nuova sfida nel rally automobilistico, vincendo il Campionato Triveneto di Classe A3, oltre al titolo Under 23.

Ho inoltre conquistato il Rally Internazionale Coppa Alpi Orientali nella stessa categoria, classificandomi 17° assoluto — un’esperienza adrenalinica e indimenticabile.

A partire dal 1995, ho riscoperto la montagna, dedicandomi con entusiasmo all’alpinismo: ho scalato un centinaio di vie di roccia di media difficoltà, numerose cime delle Alpi Occidentali (Monte Bianco, Monte Rosa, Liskamm, Castore, e altre), e partecipato a due spedizioni extraeuropee, sul Monte Kenya (Batian) e sull’Aconcagua, lungo il ghiacciaio dei Polacchi — entrambe “by fair means”, cioè interamente auto-organizzate, senza guide né portatori.

Parallelamente, ho corso tre Venice Marathon, con un personal best di 3h20’50’’, oltre a numerose mezzemaratone e gare di corsa in montagna, tra cui le prime otto edizioni della Drei Zinnen Alpin Marathon.

Dal 2004 pratico con costanza il triathlon, cimentandomi nelle distanze Sprint, Olimpico e 70.3.

Tra i risultati più recenti e significativi ricordo il 1° posto al Triathlon Olimpico no draft di Grado (2019) e il 1° posto allo Sprint delle Bandie (2024).

Le mie frazioni preferite sono nuoto e ciclismo — il mare agitato, in particolare, mi esalta — ma anche nella corsa trovo una forma di libertà unica, nonostante le menomazioni dovute agli incidenti degli anni ’80, che la rendono per me sempre più impegnativa.

Il legame con UMF Venice Team

Ho scelto di entrare a far parte dell’UMF Venice Team per la grande ammirazione che nutro verso chi pratica le ultramaratone — una disciplina che, purtroppo, mi è preclusa e per la profonda amicizia che mi lega ad Andrea.

Ogni anno partecipo come volontario durante la UMF al Parco San Giuliano; nell’ultima edizione ho ricoperto anche il ruolo di Chaperon, insieme a un medico della NADA, un’esperienza straordinaria che mi ha aperto le porte a una nuova avventura: la partecipazione come Chaperon alle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026.

Ringrazio Andrea, perché l’accesso a questo ruolo l’ho ottenuto proprio grazie al codice fornitomi dal medico NADA conosciuto durante UMF 2025.

Proprio di recente ho ricevuto la conferma ufficiale del mio ruolo di Chaperon per le Olimpiadi, che svolgerò nella sede di Anterselva — una scelta voluta, nonostante la distanza da Pieve di Cadore, perché da sempre sono affascinato dal biathlon.

Quest’anno purtroppo non ho partecipato ad alcuna gara podistica, ma conservo nel cuore il 2° posto al Triathlon Olimpico no draft di Caorle, dove ho mancato la maglia di Campione Regionale per soli 40 secondi.

Ah io sono quello dell’insalata russa e delle forme di formaggio Grana 😉

Su Cervia 2018 – 1° nella frazione bike…OBBLIGO DI RISERVATEZZA ! 😂

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Angela Doni

Ciao amici ultra!

Mi chiamo Angela e buona parte del mio tempo la trascorro alla reception di una piccola struttura a Venezia, la mia città d’adozione fin dai tempi del liceo.

Quando non sono al desk, mi dedico a diversi progetti personali, ma da un paio d’anni la mia priorità assoluta è diventata l’ultramaratona.

La mia passione per la corsa è nata presto: ho scoperto l’atletica leggera intorno ai 14 anni, partecipando a qualche cross e cimentandomi nei 3000 siepi, ma senza grandi ambizioni.

Per moltissimo tempo ho continuato a correre da sola, senza essere tesserata e senza obiettivi di gara: correvo semplicemente per il piacere di farlo, talmente immersa nel mio “flow” da arrivare a usare per quattro anni le stesse scarpe Asics!

Un giorno, da buona nerd di running e biohacking, mi sono imbattuta su YouTube nel documentario “50 Marathons, 50 States, 50 Days” di Dean Karnazes — e lì mi si è aperto un mondo che fino ad allora ignoravo completamente.

Sulla scia di quell’ispirazione, e trovandomi in un periodo un po’ difficile sotto diversi aspetti, ho deciso — con la mia solita impulsività — di iscrivermi alla mia prima ultramaratona, senza un vero allenamento (ovviamente!): la 100 km di Asolo.

Era il 2023, e da quel momento ero ufficialmente fregata: il mondo ultra era entrato nella mia vita e non ne sarebbe più uscito.

Ho scelto l’UMF perché desideravo iscrivermi alla mia prima 24 ore al Parco San Giuliano, vicino casa, ma non ero ancora tesserata.

Così ho chiamato — senza saperlo — Andrea Darta. Nel momento in cui mi ha spiegato che in UMF non ci sono vincoli di alcun tipo (niente obblighi di cene, né di corse di gruppo, “niente de niente!”), ho capito subito che quello sarebbe stato il mio nuovo presidente 💙

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Roberto Ortolan

Mi chiamo Roberto Ortolan, sono nato a Venezia il 24 ottobre 1954 e sono un ingegnere elettronico — lo scrivo perché l’ha scritto anche Andrea in una sua presentazione precedente. In realtà, però, non ho mai passato un solo giorno in laboratorio: ho sempre fatto il commerciale.

Da un anno e mezzo sono in pensione, e devo ammettere… con mio profondo rammarico!

Non ho mai praticato sport, se non la classica ginnastica al liceo, fino ai miei 43 anni. La mia prima gara in assoluto, senza neppure aver mai fatto una FIASP, è stata la maratona di Venezia, proprio il giorno del mio 45° compleanno.

Da lì in poi, è stata tutta una scoperta: ho corso 57 maratone, di cui 23 a Venezia.

Un anno ho deciso  di fare andata e ritorno (42,195 + 42,195 😂) in solitaria.

Ho partecipato anche a gare di 6 e 12 ore, sia indoor che outdoor — alcune indimenticabili assieme ad Andrea, come le famose gare in palestra a Piancavallo e la prima edizione del 2012 di Ultramarathon Festival Venice a San Giuliano.

Sono sempre stato presente a tutte le edizioni di UMF VENICE.

Ho corso anche qualche 100 km e una 24 ore, nientemeno che il Campionato del Mondo Open a Torino nel lontano 2015 (c’era anche Andrea… ma questo resta tra me e lui 😪).

Ho fatto anche parecchie corse in montagna — sempre da “scarso”, come dico io — tra cui la LUT e tutto ciò che le ruota intorno.

Ma il ricordo più bello, e probabilmente anche il mio esordio nei trail, resta la Camignada in notturna con Brogioni e i bigoli in salsa finali in riva al lago: un momento indimenticabile.

Oggi ho praticamente smesso con i trail, ma non mollo: a 71 anni corro ancora sei giorni su sette, su asfalto e sui Colli Vicentini.

Mi tranquillizza la ripetitività: ad esempio, al Parco Querini di Vicenza, dove un giro è lungo un chilometro, arrivo a farne più di trenta di fila.

Sempre, ovviamente, con al collo il mio salvalavita Beghelli.

Altri sport? No, sono troppo pigro per cambiare!

E perché ho scelto l’UMF Venice Team?

Beh, qui non è per piaggeria, ma…

“Perché Andrea xe e semo i mejo!”

Scrivilo così, mi raccomando — non fare il modesto!

Una gara organizzata da Andrea e il magico Team di UMF è sempre perfetta, e mi piace anche vederlo che si arrabbia per una minima imperfezione: segno di passione e cura.

All’ultima edizione 2025, ho pensato adesso lo becco in fallo: “Nei bagni chimici che sono stati messi lungo il percorso quando calerà la notte ci toccherà farla al buio…”

Eh niente…c’era la lampadina dentro!

Piccoli dettagli, certo… ma sono proprio quelli che fanno la differenza e ti fanno propendere per una gara/organizzazione rispetto ad un’altra.

Se vuoi unirti al TEAM non devi far altro che inviarci una mail a info@ultramarathonfestivalvenice.com oppure entrare nel nostro sito nella sezione ULTRA TEAM – Unisciti a noi, scaricare e inviare i moduli.
Ricorda che per te ci saranno varie agevolazioni tra cui l’iscrizione “special price” alla nostra manifestazione e l’omaggio personalizzato!
Ti aspettiamo 😉

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